La notte sarebbe buia solo perché non c’è il sole?
La verità è stata scoperta da Hubble solo nel 1929
Fonte Immagine: Pixabay modificata
La notte sarebbe buia perché non c’è il sole? A priori falso! Infatti il sole potrebbe essere una causa sufficiente ma non necessaria. Newton, immaginò un cosmo infinito e quindi con un numero di stelle infinito. La teoria portò al Paradosso di Olbers.
Il paradosso di Olbers
Il Paradosso di Olbers ha il seguente enunciato: come è possibile che il cielo notturno sia buio nonostante l'infinità di stelle presenti nell'universo? Infatti è noto che luce cala con il quadrato della distanza dalla sorgente ovvero se la distanza raddoppia, la luminosità cala di quattro volte. Ma se lo spazio fosse infinito (stelle in numero infinito) e omogeneo ( densità di stelle costante) allora il loro numero crescerà con il volume di spazio sferico (volume di una sfera V = 4/3 π R3) considerato ovvero con la terza potenza della distanza. Insomma se raddoppia la distanza, il numero di stelle, cresce di otto volte.
Mettiamo ora insieme le 2 verità
Con la distanza la luce delle stelle cala secondo una certa legge però il loro numero cresce ancor di più con un’altra legge cosicché la loro luminosità globale dovrebbe crescere proporzionalmente alla distanza. Quindi In un universo infinito anche la luminosità deve pure essere infinita e di conseguenza di notte il cielo dovrebbe luminoso. Questo il paradosso.
Dove l’errore?
Innazitutto l’universo non è infinito e quindi contiene un numero limitato di stelle ma che comunque avrebbero potuto dare una luminosità notturna più intensa di quella attuale. Ma, soprattutto, l’universo non è immobile!Nel 1929 Hubble infatti scopre che le galassie dell’universo si allontanano con velocità proporzionale alla distanza, fino ad un limite oltre il quale si allontanano alla velocità della luce, e quindi la loro lontana luce non arriva fino alla terra