Meteo DIDATTICA: le MASSE D’ARIA presenti sul Mediterraneo
Le masse d'aria che influenzano notevolmente il clima sulla nostra penisola hanno origine da molto lontano...
Fonte Immagine: gmpe.it, modificata
Tutti noi ci siamo accorti che le condizioni meteo sul nostro paese dipendono molto dal tipo di massa d'aria presente. C'è una grandissima differenza tra una giornata completamente soleggiata senza una nuvola, un ingresso freddo con venti furiosi da nord, oppure una giornata grigia e piovosa con masse d'aria umide da sud.
Possiamo cominciare a fare una introduzione: l'idea che i venti settentrionali (cioè i venti da nord-ovest e nord-est) siano freddi e i venti meridionali (quelli da sud-ovest e sud-est) siano caldi è abbastanza comune e l'aria che ha attraversato il mare raccoglie l'umidità e porta piogge, mentre l'aria che viaggia sulla terra è relativamente secca e non conduce a grosse precipitazioni.
Questa però è una semplificazione, poiché le perturbazioni in atmosfera possono portare un tipo di meteo profondamente diverso da zona a zona: l'orografia italiana è estremamente complessa e in una singola ondata di maltempo ci possono essere delle zone in ombra (dove non piove, nonostante l'aria sia molto umida) e zone dove vengano raccolte enorme quantità di acqua.
Di seguito le masse d'aria principali del nostro tempo, successivamente illustrate in cartina.
Tropicale marittima - caldo e secco
Tropicale continentale - molto caldo e secco
Polare marittima - freddo e abbastanza umido
Polare continentale - freddo e secco
Artica continentale - molto freddo e secco
Artica marittima - molto freddo e abbastanza umido
La tropicale marittima è l'aria proveniente dalle Azzorre, da cui il noto anticiclone: è mite e secca ed è molto frequente nel periodo invernale ed estivo, anche se -negli ultimi decenni- in quest'ultima stagione le masse d'aria africane hanno preso il sopravvento.
La tropicale continentale è quella che viene direttamente dal Sahara, quindi molto calda e altrettanto secca: se riferita all’anticiclone africano non permette alcun tipo di precipitazione su tutto il nostro territorio ed è autrice di ondate di calore molto forti nel periodo estivo.
La polare marittima è l'aria che viene inclusa nelle grandi perturbazioni di matrice atlantica, cioè abbastanza fredda e altrettanto umida, la quale, una volta convogliata sul Mediterraneo, accumula ulteriore umidità e la scarica al suolo con grandi perturbazioni ricche di pioggia: possono essere presenti in qualsiasi tipo di stagione, ma sono più comuni in primavera ed autunno.
La polare continentale è un tipo di aria decisamente fredda e secca, tipica delle ondate di freddo di moderata intensità in inverno. Una volta raggiunto il Mediterraneo, se sorvola il mare molto caldo si può caricare di umidità per poi formare delle ciclogenesi.
L'aria artica continentale è l'aria più fredda in assoluto, quella delle ondate di gelo più cruente a livello europeo. Tutti gli episodi storici (1929, 1985, 1956, 2012 e il recente 2018) traggono origine dalle steppe siberiane, il luogo più freddo del pianeta. Il loro spostamento retrogrado fa sì che, nonostante facciano tantissimi chilometri, riescano ad arrivare comunque particolarmente fredde sul nostro territorio.
L'aria artica marittima, infine, è anch’essa molto fredda, ma può originare delle perturbazioni di stampo nevoso sul nostro paese in inverno: in ogni caso per avere dei periodi molto freddi nella stagione invernale è necessario che ci siano delle masse d'aria di matrice artica o polare continentale.
È Importante sottolineare che le condizioni meteo che portano queste masse d'aria sono abbastanza diverse, ma in genere è preferibile sottolineare la matrice originale e successivamente gli effetti in loco sono determinati anche dal Mar Mediterraneo e dalla nostra complessa orografia: tale distinzione è utile per mostrare il percorso che esse fanno e i luoghi remoti da dove esse traggono origine. Non dimentichiamoci che in atmosfera non esistono confini…