Fase invernale intorno al 10-15 febbraio? Evoluzione del Vortice polare
I piani alti… dell’atmosfera dicono “probabile”. I modelli iniziano a fiutare qualcosa di interessante
Fonte Immagine: ECMWF
Il nostro recente articolo LEGGI QUI mostravamo come negli ultimi 20 anni l’inverno abbia mostrato i muscoli spesso in febbraio-inizio marzo (probabilità statistica circa 70%).
Al riguardo ricordiamo che le grandi irruzioni invernali di aria gelida fino alle nostre latitudini sono quasi sempre preannunciate, 7-10 giorni prima, da un brusco e intenso riscaldamento dell’alta atmosfera (Statosfera , 15-50 km di quota) del circolo polare. Tale fenomeno è noto come Stratwarming (SW= Stratospheric Warming) ,
Ricordiamo anche che il circolo polare è la sede naturale di un vortice da bassa pressione colmo di aria artica (Vortice Polare o VP) e che è “la fabbrica” dell’aria artica.
La previsione della temperature e della circolazione della stratosfera polare è più attendibile di quella degli strati più bassi dell’atmosfera, ove le influenze del suolo (scambi di calore, di vapore acqueo e di moto) rendono la previsione più suscettibile di errori.
Temperatura e circolazione stratosferica polare tra il 10 e il 15 febbraio
Ad oggi, 27 gennaio, è prevista una prima irruzione di aria gelida fino medio-basse latitudini europee intorno al 29-30 gennaio. Ma l’ondata di freddo quale però interesserà solo i Balcani e l’Europa Centro-orientale ma non l’Italia.
Però in effetti l’arrivo dell’ondata di freddo ha avuto come sintomo precursore un rialzo termico al di sopra del circolo polare dal 15 al 24 gennaio come mostra l’immagine.
I grafici riportano le temperature osservate fino al 26 gennaio (a colori) e quelle prevista fino al 5 febbraio (in nero) tra la quota barica stratosferica di 10 hPa (32 km) e di 30 hPa (22 km) entro il circolo polare
Una seconda colata di aria polare verso l’Europa occidentale?
Ma la medesima immagine lascia intravedere un secondo surriscaldamento della stratosfera a partire dal prossimo primo febbraio sul lati del Pacifico da parte dell’ da parte dell’anticiclone del pacifico saldatosi con l’anticiclone invernale delle Isole Aleutine (prossime a Siberia orientale) e, sul lato Mare del Nord, da parte dell’Anticiclone delle Azzorre sul lato Mar del Nord,
Sotto tale morsa a tenaglia il VP non solo è costretto ad uscire dal circolo polare (split) sarà allungato nel verso dei meridiani fino ad assumere una forma ellittica.
La parte più meridionale dell’ellisse, prevista sul Nord America intorno al 5 febbraio, dovrebbe ruotare da Ovest verso Est fino a raggiungere l’Europa occidentale ove, partendo dalla prevista al 5 febbraio, dovrebbe giungere dopo 5-10 giorni, ovvero appunto tra il 10 e il 15 febbraio.
Non è una certezza e quindi, cari amici freddofili e nivofili non vogliamo illudervi, ma qui Vi proponiamo una evoluzione confortata dati di fatto in atto nella stratosfera e da una credibile evoluzione del Vortice polare nei prossimi 15 giorni.
Sarà la volta buona anche per l’Italia?
Vi aggiorneremo giorno per giorno.