Neve su quasi tutta Europa tra il 15 ed il 17 gennaio 2021
Una vasta fetta del continente in bianco. E sull'Italia?
Fonte Immagine: Col. Mario Giuliacci
L’irruzione verso l’Europa Orientale di aria gelida partita dall’Artico prospiciente alla Russia Europa viene confermata da tutti i modelli. Le fredde correnti si muovono sotto la spinta, a quote stratosferiche, di uno degli spezzoni, a rotazione ciclonica, in cui è stato frantumato il Vortice Polare (VP) nell’ultima decade di dicembre.
I venti di origine polare si affacceranno sull’Adriatico già nella seconda parte dei giovedì 14 gennaio ed il freddo sulla penisola dovrebbe raggiungere la massima intensità intorno al 15-16 gennaio Probabilmente sarà la più intensa ondata di freddo da inizio inverno tanto che sulle regioni adriatiche sono previste temperature a 1500m sono tra -8 e -6 °C mentre al suolo le temperature minime notturne scenderanno fino a -6/-4°C al Centronord tranne Toscana, Lazio, Liguria.
Freddo, sì, ma poche piogge e poca neve?
La previsioni circa l’arrivo di forte ondata di freddo elaborata già 10 giorni fa sembra ad oggi Invece sempre ad oggi sembra poco probabile per le nevicate, come sembrava fino a 2 giorni fa a meno che i modelli non… ci ripensino nei prossimi 2-3 giorni.
Il motivo?
Per la genesi di nevicate significative anche in pianura occorrono almeno 2 ingredienti: Arrivo di arai molto fredda con temperature a sotto – 4 °C a 1500m. Questa condizione ci sarà tra il 15 e il 17 gennaio;
Formazione di un ciclone in prossimità della penisola il quale sospinga correnti meridionali calde e umide al di sopra del cuscinetto di aria fredda. Il sollevamento forzato di tali correnti al sopra del muro di ria fredda adiacente al suolo dà luogo a precipitazione le quali cadendo in un ambiente molto freddo sarebbero sotto forma di neve.
Ma nella presente circostanza il ciclone non si formerà e quindi non ci saranno precipitazioni significative perché il vortice-spezzone del vortice polare che fino a ieri sembrava centrato sui Balcani, lambendo quindi anche l’Italia, è invece oggi previsto per i 15 egnnaio al di là dei Balcani, ossia più lontano quindi dall’Italia.