Cronaca
29 Marzo 2022 ore 02:03
METEO CRONACA: l'analisi attuale della Siccità in Italia
Attendendo le piogge benefiche dei prossimi giorni, andiamo ad analizzare la situazione di siccità
MeteoGiuliacci
Il materiale a nostra disposizione
Per analizzare in termini generali la siccità nel nostro paese, andremo ad utilizzare tre mappe principali: quella del “Drought Observatory” del CNR, che ci indica una stima della siccità partendo dall’indice SPI, che è mirato a quantificare un deficit o un surplus idrico a diverse scale temporali, in questo caso 12 mesi; infine, ci forniremo delle nuovissime mappe di siccità dell’applicazione “Windy”, che ci danno un’idea della siccità del suolo sia tra 0 e 40 cm che tra 0 e 100 cm. Partiamo dunque dalla prima mappa, nel paragrafo successivo.
L’analisi della siccità in Italia tramite l’indice SPI a 12 mesi
L’indice SPI a 12 mesi, ovvero quello calcolato nell’ultimo anno, più precisamente da Marzo 2021 a Febbraio 2022, parla molto chiaro: le zone del paese affette da un surplus idrico sono essenzialmente localizzate in Sicilia Orientale e in una piccolissima porzione di Sardegna Meridionale. Condizioni nella norma si assistono invece nella maggior parte di Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia, Val d’Aosta. Invece, si trovano in condizioni di siccità moderata piccolissime porzioni di Sardegna Nord-Orientale, Calabria, Campania, mentre una copertura maggiore delle aree soggette a siccità moderata si ha in Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Friuli-Venezia-Giulia, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta.
Infine, è al Centro-Nord che si assiste alle carenze idriche più gravi: si ha una siccità severa in buona parte di Veneto, Lombardia, Piemonte, Marche, Umbria; in piccola parte anche in Val d’Aosta. Ma la siccità peggiore, ovvero quella estrema, si registra su quasi l’intero territorio Emiliano-Romagnolo, su metà della Toscana e delle Marche, in porzioni di Umbria e di Piemonte e, in piccolissima parte, in Veneto Centrale. Sono proprio queste, infatti, le aree del nostro paese che necessitano al più presto di precipitazioni abbondanti e costanti.
L’analisi della siccità in Italia tramite le mappe di siccità del suolo di Windy
Risultati un po’ diversi si ottengono consultando le mappe di Windy, poiché prendono in considerazione parametri leggermente differenti da quelli delle mappe del CNR, ovvero lo stato di siccità del suolo a diverse profondità. Tra gli 0 e i 40 cm, quindi in zone superficiali del terreno, in Italia si assiste a condizioni non siccitose prevalentemente al Sud e nelle Isole, dove persistono soltanto condizioni di siccità locali, tranne che in Campania dove la siccità è moderata. Siccità moderata anche sul versante Adriatico Centrale, mentre le zone più in carenza idrica della nazione sono quelle del Settentrione e del Centro, specialmente a Nord di Roma e sul versante Tirrenico. Ecco la mappa:
Analizzando invece la siccità tra gli 0 e i 100 cm di profondità del suolo, quindi a profondità più elevate, migliori indicatrici dell’acqua disponibile nel sottosuolo, si ottengono risultati analoghi a quelli precedenti, se non per una maggiore siccità sul versante Ionico e una siccità moderata invece che severa o estrema in Valpadana Centrale.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci
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