10 Giugno 2022 ore 08:06

Perché la giornata più calda non è il 21 giugno

Paradossale visto che al 21 giugno, solstizio d'estate, i raggi solari risultano più intensi

Perché la giornata più calda non è il 21 giugno

MeteoGiuliacci

 

Al 21 giugno, solstizio d'estate, i raggi solari risultano i più calorici dell’anno, ma di solito le temperature non sono così roventi come avviene invece per lo più in luglio agosto ossia proprio quando i raggi solari sono ormai via via meno energetici

Allora perché il 21 giugno non è anche il giorno più caldo dell'anno?

Lunedì 21 giugno sarà il giorno più lungo dell'anno, chiamato il solstizio d'estate (dal latino “sol stat”, ossia per un attimo il sole si ferma) e coincide con massimo spostamento della nostra stella verso alte latitudini. Dal 22 giugno, nel suo moto apparente il sole tornerà indietro verso l’equatore geografico, che raggiungerà il 21 settembre (equinozio di autunno). Questo significa allora che il 21 giugno è anche il giorno in cui è massima la quantità di calore che alle nostre latitudini cade su un metro quadrato di superficie terrestre, sia perché i raggi solari arrivano quasi verticali, sia perché risulta il giorno con il massimo numero di ore di luce.

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Ma a questo punto nasce un paradosso

Se il 21-giugno è il giorno in cui il sole riscalda di più la superficie terrestre, perché allora non è anche il giorno più caldo dell'anno? E come mai, solitamente, i giorni più caldi cadono di solito 5-6 settimane più tardi? 

Ebbene il problema è analogo a quello della pentola piena d'acqua appoggiata sul fornello: perché nell'istante in cui mettete la fiamma al massimo, l'acqua non raggiunge subito la massima temperatura? La risposta è ovvia: l'acqua della pentola impiega un certo tempo per essere riscaldata e seguita ad assorbire calore fino a quando non raggiunge alla massima temperatura di 100 gradi. 

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La stessa cosa avviene per il 21-giugno°: il calore solare è al massimo, ma la terraferma impiega circa 5 settimane e gli oceani circa 7 settimane per raggiungere la temperatura massima. Ecco perché le temperature dell'aria raggiungono il valore massimo nell'ultima decade di luglio per la terraferma e ai primi di agosto per le città costiere. 

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°Ricordiamo che i raggi solari vengono poco assorbiti quando attraversano l’atmosfera tanto che riescono a raggiungere il suolo (terraferma, oceani) nella misura dell’80%. Poi è il suolo a riscaldare dal basso l’atmosfera attraverso i classici processi di trasferimento del calore dai corpi più caldi verso quelli più freddi: conduzione, convezione, evaporazione e condensazione e, soprattutto, nella misura del 70%, per irraggiamento ossia per perdita di calore nell’infrarosso.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci


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