Previsioni Primo weekend Luglio: estate a dura prova nel prossimo fine settimana

Rischio temporali e fenomeni intensi per alcune regioni. Ritorno della stabilità nella prossima settimana?

 

Confermato il peggioramento che colpirà venerdì 30 giugno il Nord Italia e proprio il passaggio tra il mese di giugno ed il mese di luglio sarà caratterizzato da un clima movimentato causato da un vortice depressionario in evoluzione sul Nord Atlantico verso i settori meridionali dell’Europa che spingerà una perturbazione verso l’Italia. I fenomeni colpiranno dalla mattinata i settori nordoccidentali e gli accumuli più consistenti riguarderanno Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto, Liguria ed Emilia. I temporali saranno poi in estensione in Toscana e nelle zone interne del Centro. Le temperature subiranno un calo ovunque ad esclusione del Meridione. Viste le differenze termiche che si avranno in quota, ricordiamo che i fenomeni potranno essere di forte intensità ed accompagnati da colpi di vento e grandinate. 

Un weekend dal caldo moderato

L’estate subirà quindi un’interruzione e gli effetti si potranno vedere anche nel weekend. Per sabato 1° luglio una serie di perturbazioni di origine atlantica colpiranno l’Europa e gli effetti si sentiranno anche nel Centro Nord del nostro paese.  Si tratterà di un’instabilità tipica della stagione estiva quindi diurna e di breve durata. Non pioverà quindi per tutta la giornata ma i fenomeni si concentreranno nelle ore più calde. Le zone più colpite saranno il Triveneto, il Centro e la Puglia dove si potranno avere precipitazioni intense. Nella giornata di domenica 2 luglio si avranno condizioni stabili nella mattinata mentre nel pomeriggio aumenterà il rischio di rovesci temporaleschi soprattutto sulle Alpi e sugli Appennini. Altrove si avranno cieli sereni e caldo moderato con temperature che faranno fatica a raggiungere i 30°C. 

I modelli prevedono instabilità anche per l'inizio della prossima settimana poi col passare dei giorni si avvertirà una stabilizzazione delle condizioni metereologiche grazie all'influenza dell'anticiclone africano.

 

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Elena Rava

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