10 Gennaio 2024 ore 12:02

Cambiamento Climatico: un 2023 da record, il nostro Pianeta mai così caldo nell’era moderna

Nuovo record delle temperature medie planetarie che hanno raggiunto valori senza precedenti

Cambiamento Climatico: un 2023 da record, il nostro Pianeta mai così caldo nell’era moderna

 

Il 2023 è l’anno più caldo dell’Era Moderna, la conferma è arrivata appena pochi giorni fa dal progetto Copernicus dell’Unione Europea. Battuto quindi il precedente record del 2016, e superata di gran lunga la media del trentennio 1991-2020. Insomma le temperature medie planetarie stanno rapidamente correndo verso valori sempre più elevati, e con il record del 2023 gli ultimi 10 anni sono anche i 10 anni più caldi da quando nel 1880 è cominciata la raccolta sistematica di dati meteorologici attraverso tutto il Pianeta. E i record stabiliti dal 2023 sono davvero numerosi e impressionanti. 

L’incredibile balzo del caldo

Il 2023 ha letteralmente sbriciolato il precedente record del 2016: su base annua, ben 0,17 gradi in più di temperatura media. Può sembrare poco, ma in realtà si tratta di un notevole balzo in avanti. Il 2023 infatti si è chiuso con una temperatura media planetaria di 1,48 gradi più alta rispetto alla media della seconda metà del XIX secolo, un valore che quindi avvicina pericolosamente la Terra alla soglia dei fatidici 1,5 gradi in più rispetto all’era pre-industriale: un limite che potrebbe rendere numerosi aspetti del cambiamento climatico irreversibili, cioè difficili da correggere se non su tempi molto lunghi. 

Le temperature hanno subito una vera e propria impennata soprattutto nella seconda parte dell’anno: tutti i mesi da giugno a dicembre sono stati, a livello planetario, i più caldi di sempre. Insomma, non c’erano mai stati, ad esempio, mesi di giugno, agosto o dicembre così caldi come quest’anno, e addirittura luglio 2023 per la Terra risulta essere in assoluto il mese più caldo da quando si raccolgono dati meteo. Tutti record a cui senz’altro ha contribuito anche il fenomeno del Niño, l’anomalo e periodico riscaldamento del Pacifico Tropicale, sviluppatosi proprio nella seconda metà dell’anno: un’enorme fetta di atmosfera è stata letteralmente scaldata dal basso. E il 2024 non promette nulla di buono 

Verso un clima sconosciuto

Tutto lascia pensare che le temperature medie planetarie faranno registrare nuovi record anche nei prossimi mesi: del resto il fenomeno del Niño probabilmente resisterà almeno fino a primavera inoltrata, mentre negli ultimi anni non sono state intraprese politiche di mitigazione sufficienti a favorire un contenimento delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, per cui è inevitabile che il surplus di calore trattenuto dal Pianeta continui a crescere. 

Ecco allora che nei prossimi mesi dobbiamo attenderci nuovi record di caldo, sia a livello globale che regionale, nonché numerosi eventi meteorologici estremi: il calore infatti è la fonte di energia di cui si alimentano perturbazioni, temporali, cicloni tropicali, ma anche aree di alta pressione che bloccano le piogge e scatenano la siccità, e se di calore ce ne è troppo tutti questi fenomeni tendono inevitabilmente a diventare insolitamente intensi o insistenti. Insomma, con un Pianeta sempre più caldo è inevitabile attendersi, anche nei prossimi mesi, un gran numero di stranezze meteo-climatiche.

Fonte Immagine: European Union, Copernicus Sentinel-X imagery

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci


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