Clima
18 Maggio 2022 ore 04:05
NEVE: la NEVOSITÀ media in VALPADANA negli anni ‘30
Analisi sulla neve caduta mediamente negli anni ‘30 del secolo scorso in questa macroarea del paese
MeteoGiuliacci
Che cos’è la nevosità media
La nevosità media è un interessante parametro climatico molto facile da calcolare: basta sommare gli accumuli nevosi totali stagionali di un certo numero di stagioni Invernali (consecutive) e dividerlo per il numero totale di anni preso in considerazione. Facciamo un esempio: in una data località, in tre inverni successivi la neve totale caduta è, rispettivamente, pari a 67 cm, 34 cm, 26 cm. Come si fa a calcolare la media nivometrica di questi 3 anni presi in considerazione? Basta sommare i tre dati e dividerli per il numero di anni considerato, ovvero tre:
67 + 34 + 26 = 127
127/3 = 42.3 cm
Il risultato ottenuto è quindi di circa 42 cm.
Andiamo ora a scoprire i dati della nevosità media in Pianura Padana e zone limitrofe dalla stagione Invernale 1930/1931 alla 1939/1940 (ogni stagione Invernale è identificata da 2 anni diversi perché comprende gli ultimi mesi di un certo anno e i primi di quello successivo, ovvero i mesi in cui cade solitamente la neve).
La nevosità media in Valpadana negli anni ‘30
Per scoprire in modo generale a quanto ammontano le medie nivometriche degli anni ‘30 del 1900 in PP (Pianura Padano-Veneta) ci avvaliamo delle mappe curate da Marco Pifferetti, che ringraziamo.
Se nell’articolo precedente, ovvero quello sulla nevosità media degli anni ‘40, abbiamo notato accumuli medi davvero elevati rispetto a quelli dei decenni più recenti, ancora più neve è caduta nel decennio che andiamo ad analizzare oggi, quello degli anni ‘30.
Le zone con gli accumuli più esigui si individuano nella costa dal Delta del Po a Trieste, fino a svariati km dalla mare, con valori inferiori ai 20 cm ma superiori ai 10 (si noti che un accumulo medio del genere è molto elevato per queste aree per gli anni più recenti, dove fatica a superare i 5 cm medi).
Successivamente, tra i 20 e i 30 cm sono caduti sulla costa Romagnola e Ferrarese a Nord di Cervia-Ravenna, fino a qualche km dal mare; in Veneto e in Friuli, invece, questo accumulo medio si è registrato a Ovest di Rovigo-Bassano del Grappa, in zone più lontane dal mare.
Procedendo, tra i 30 e i 40 cm medi sono caduti sulla maggior parte della pianura Romagnola e Ferrarese, fino alle basse Emiliane nel Modenese e in generale in grandissima parte della pianura Padano-Veneta; anche tra il Lago di Garda e Verona è caduta questa quantità di neve.
Accumuli tra i 40 e i 50 cm sono caduti nelle medie pianure Emiliane e nelle città principali della Romagna lungo la Via Emilia, a Ovest fino a parte della pianura Lombarda e in buona parte della pianura Piemontese a Nord di Alessandria-Asti-Carmagnola.
Tra i 50 e i 75 cm, accumuli elevatissimi per la pianura, sono infine caduti sulle colline Romagnole, lungo la Via Emilia da Bologna a Piacenza, in buona parte del Basso Piemonte, nelle zone più vicine alle Prealpi del resto del Piemonte e nei dintorni di Biella e Varese; infine, più di 100 cm medi a Cuneo e dintorni.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci
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