26 Novembre 2022 ore 12:11

Meteo Diretta: disastro a Ischia, ecco le possibili cause

Importante frana a Ischia: apprensione in queste ore per salvare vite umane e per quantificare i danni

Meteo Diretta: disastro a Ischia, ecco le possibili cause

MeteoGiuliacci

 

Il Mar Mediterraneo è tuttora troppo tiepido, a causa di un meteo decisamente troppo mite nei mesi passati. Le cronache di questi giorni sono piuttosto rilevanti: adesso la tragedia di Ischia, prima frane e smottamenti in molte zone del Centro-Sud, prim'ancora nelle Marche. Sono segnali che la fenomenologia meteorologica è in continua intensificazione, con tutti gli effetti negativi che sappiamo.

 

Le cause

Le cause del disastro sono presto dette: una profonda ciclogenesi fredda, che sorvola acque tiepide e un'orografia complessa. Se poi il versante è già in bilico, per motivi pregressi, il danno è fatto. Ecco spiegata la frana di Ischia, anche se i meccanismi in realtà sono assai più complessi. In gioco ci son pure l'aridità o meno dei terreni, la pericolosità dei versanti, ma soprattutto le costruzioni, più o meno abusive. Spesso, su un territorio già fortemente a rischio, si è costruito abusivamente e in condizioni di estremo pericolo. Ci vuole sicuramente uno studio geologico approfondito e non un semplice articolo di cronaca: stiamo seguendo con apprensione l'evolversi della situazione.

 

Autunno, stagione a rischio

L'Autunno è un periodo dell'anno assai delicato, a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse. Questo accade quando da una parte arrivano le fresche e instabili correnti dal Nord Europa, e dall'altra ci son ancora le roventi fiammate africane che tentano di salire verso settentrione.
La cronaca meteorologica del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, alluvioni lampo e forti temporali, e in casi nefasti anche delle vittime.
Da monitorare con estrema attenzione potranno essere le anomalie sulle temperature delle acque superficiali dei nostri mari. Più saran calde e più potrebbero fornire l'energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, la cui previsione è possibile solo a pochi giorni di distanza, ma in casi estremi addirittura a poche ore dall’evento!

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci


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