Analisi
16 Aprile 2024 ore 14:48
Meteo Emilia-Romagna: ecco una fase più instabile, fresca e ventilata
Fine del periodo dalle caratteristiche quasi estive, la regione interessata da un brusco ribaltone
La situazione meteorologica è destinata a cambiare radicalmente a partire dalla serata di martedì 16, quando una profonda depressione (996 hPa), denominata tempesta “Gori” (dal CNMCA) andrà a formarsi tra Lombardia e Triveneto portando un brusco calo delle temperature, venti forti e rovesci anche temporaleschi. L’azione congiunta del vortice ciclonico assieme alla perturbazione n. 4 in risalita dal Nord Africa andrà a spegnere letteralmente l’ondata di caldo che ha visto infuocare gran parte dell’Europa, noi compresi, battendo innumerevoli record: con valori paragonabili alla terza decade di giungo.
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Ora l’Italia così come l’Emilia-Romagna entreranno in una fase diametralmente opposta, per mezzo di un flusso freddo perturbato in discesa dal Nord Atlantico che, con il passare delle ore, si addosserà ad Oltralpe colmandosi sempre più di aria fredda di origine artica. Queso netto cambio di circolazione smantellerà in un sol colpo l’insediamento anticiclonico seguito da un tracollo termico. Lo scontro tra masse d’aria diametralmente opposte darà luogo ad accesi contrasti. Dapprima perché lo scarto termico ci farà perdere una quindicina di gradi: dai 30-31 gradi diurni con valori superiori alle medie di 10/12 gradi, si passerà a 14-16 gradi con 3/6 gradi al di sotto delle medie. In secondo luogo perché la vasta area di bassa pressione, invorticandosi lungo il versante orientale dello Stivale, verrà accompagnata da una ventilazione sostenuta dai quadranti settentrionali (di burrasca forte con raffiche fino a 100 km/h) dando vita a diffusi episodi temporaleschi anche grandinigeni e locali nevicate in Appennino inizialmente tra i 1000 e 1500 metri di quota. Però nelle pianure non sono in viaste gelate tardive che possano compromettere la fioritura precoce degli alberi da frutto in atto: ciliegio, melo, pero.
Il fronte freddo proseguirà la sua marcia verso Sud-Est rinvigorito dall’arrivo di un altro impulso freddo previsto raggiungerci nella seconda parte di giovedì 18, che contribuirà, tramite l’azione di ulteriori disturbi nuvolosi secondari, a mantenere alta l’instabilità anche nei giorni successi (7-10 giorni). Anche se entro sabato le condizioni sembrerebbero temporaneamente migliorare, la variabilità regnerà sovrana, e tra schiarite e cupi annuvolamenti carichi di pioggia, il tempo potrebbe riscattare la vivacità primaverile influenzando anche il prossimo weekend. Prima che tutto venga confermato, fino ad allora, dovremo fare i conti con una ventilazione ancora intensa che accentuerà la percezione del freddo, qualche mareggiata lungo le aree costiere per effetto di un moto ondoso molto mosso, rovesci e temporali intermittenti e un nuovo abbassamento del limite delle nevicate attorno a 900-1200 metri.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Roberto Nanni
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