19 Aprile 2022 ore 04:04

L’analisi tecnica dell’evento del 9 Aprile in Emilia-Romagna

Una possente ondata di freddo ha conquistato terreno in questa regione nel pomeriggio/sera del 9 Aprile, con effetti davvero interessanti per la stagione

Mario GiuliacciMario Giuliacci

L’analisi tecnica dell’evento del 9 Aprile in Emilia-Romagna

MeteoGiuliacci

 

Il contesto 

Partiamo col dire che il giorno del 9 Aprile era iniziato decisamente mite su questa regione: temperature notevolmente superiori alle medie stagionali interessavano infatti l’intera Emilia-Romagna nella mattinata e per buona parte del pomeriggio di questa giornata. Tramite le mappe interpolate Meteonetwork, andiamo infatti a vedere le temperature massime che si sono raggiunte nel pomeriggio:

Come è evidente, massime tipiche di inizio-metà Maggio sono state alla portata, con punte di 23/24 gradi in aperta pianura e superiori ai 20 nell’intera sezione di bassa quota della regione (leggermente più fresco tra Bologna e Forlì). Valori elevati per il periodo anche in Appennino, superiori ai 16 gradi a media e media-alta quota. 

Per di più, l’inizio della giornata in questione si è presentato per lo più soleggiato o poco nuvoloso (nuvolosità di tipo prevalentemente cumuliforme, molto affascinante), ma con ancora forti raffiche di vento da SW (Garbino) come i giorni precedenti:

L’evoluzione 

Nel corso del pomeriggio, il tempo si è velocemente annuvolato, principalmente a causa della formazione dei primi temporali della stagione, derivanti dall’evoluzione dei cumuli mattutini in cumuli congesti e cumulonembi; ma soprattutto, una decisa e completa rotazione dei venti ha proclamato la fine del caldo e il ritorno del freddo, con forti raffiche che si sono trasformate da essere di Garbino (SW) a di Bora (NE). Solo qualche minuto di calma tra un vento e l’altro. Qualche prima pioggia, inoltre, derivante dall’entrata del fronte freddo in regione a metà pomeriggio (radar Arpae su rete di monitoraggio AsMer):

Ed ecco uno scatto in tempo reale della rotazione dei venti da SW a NE nel pomeriggio, rete di monitoraggio AsMer: 

L’evento 

A partire dalla prima serata, diffusissime precipitazioni si sono evolute in Emilia-Romagna, con tanto di effetto stau (“Bora scura” qui chiamata). Il tracollo termico è stato decisivo e imponente, ecco per esempio i gradi persi in 24 ore tra la notte del 9/10 Aprile e quella precedente:

Come si vede, persi in media fino a 12/13 gradi in sole 24 ore, localmente anche di più. Ma non è tutto: proprio a causa di questo tracollo termico, la colonnina di mercurio ha raggiunto temperature da neve fino a quote di media, localmente bassa collina! Infatti, vediamo le temperature minime che si sono raggiunte in serata:

Come si vede, temperature fino a +4°C si sono spinti in pianura oltre che valori sottozero a media-alta quota. Abbiamo di fatto registrato affascinanti nevicate tardive in questa regione tra la sera del 9 Aprile e le ore della notte successiva, come per esempio a Pavullo nel Frignano, a soli 600 metri di quota:

Vista davvero spettacolare anche dalla montagna più alta della regione, il Monte Cimone, la mattina del 10 Aprile:

Ma, per essere precisi, è in Romagna dove la neve si è spinta a quota minore: segnalate precipitazioni nevose, infatti, fino a quote di bassa collina/pedecollina!! Quanto abbiamo scritto si nota decisamente bene dallo scatto satellitare della mattina del 10 Aprile, dove è evidente la copertura nevosa nell’appennino Emiliano ma soprattutto Romagnolo (satellite del sito 3Bmeteo):

Evento quindi davvero affascinante e pazzesco quello avvenuto in questa regione (ma non solo) in data 9 Aprile. 

Sperando che l'articolo vi sia piaciuto, auguriamo buona giornata a tutti voi da Meteo Giuliacci e staff! Per domande e curiosità, non esitate a contattarci sulle nostre pagine Facebook, Instagram, Tik Tok e/o nei commenti!


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